Modello avanzato per la potenza AC da sistemi fotovoltaici

Questo lavoro propone una metodologia avanzata per la modellazione della potenza AC prodotta da impianti fotovoltaici connessi alla rete, basata su dati meteorologici orari e confronti sistematici con i profili di produzione misurati.

Modelli utilizzati

Sono stati considerati e migliorati modelli della letteratura che stimano la produzione fotovoltaica. In particolare:

  • Modello base di conversione: la potenza AC è ottenuta partendo dalla potenza DC, calcolata come proporzionale all’irradianza e corretta per la temperatura del modulo, moltiplicata per l’efficienza dell’inverter.
  • Correzione per bassa irradianza: è stato inserito un parametro G₀ che regola l’efficienza in condizioni di bassa irradianza, modellando il comportamento non lineare del modulo.
Effetto della variazione di G0 sull’efficienza ηSTC⸱ηlow,G
  • Modelli per la temperatura del modulo: si confrontano due approcci:
    • Il modello NOCT, semplice e basato su parametri di targa.
    • Il modello eolico, che considera irradianza, temperatura dell’aria e velocità del vento.
  • Correzione del coefficiente termico: γₜ è stato variato tra -0.3% e -0.5%/K per adattare il comportamento dei moduli in condizioni reali.
Effetto della variazione del coefficiente termico di potenza γT sul profilo della potenza DC di un generatore con potenza nominale di 1 kW durante una giornata di cielo sereno.
  • Fattori correttivi addizionali:
    • IF (Idealità): per tenere conto di condizioni non ideali (invecchiamento, mismatch, sporcizia, disconnessioni).
    • fncsd,i: coefficiente quadratico giornaliero per giornate nuvolose, basato sulla deviazione tra irradianza reale e ideale (DID).
fncsd,i in funzione del parametro DID.

Procedure applicate

L’analisi è stata condotta su tre gruppi di impianti localizzati in Lombardia, Lazio e Sicilia. Le fasi operative sono:

  • Importazione dei dati: posizione, potenza nominale, angolo di tilt, orientamento e dati meteorologici (GHI, Ta, vento).
  • Filtraggio dei dati: esclusione di profili con errori sistematici o lacune significative.
  • Classificazione degli impianti: suddivisione per classi di potenza.
  • Campionamento stratificato: selezione di un sottogruppo statisticamente rappresentativo per ogni classe.
  • Ottimizzazione doppio-step:
    • Step 1 (semestre estivo): ottimizzazione dei parametri generali (γₜ, G₀, IF, NOCT o parametri del modello eolico).
    • Step 2 (semestre invernale): ottimizzazione dei coefficienti fncsd,i per le giornate non serene.

Metodologia

La funzione obiettivo dell’ottimizzazione minimizza la deviazione quadratica media tra i profili simulati e quelli misurati, normalizzata rispetto alla potenza nominale. I parametri sono raggruppati in tre vettori:

  • x₁: parametri energetici generali (γₜ, G₀, IF);
  • x₂: parametri per il calcolo della temperatura del modulo (NOCT o aₜ, bₜ, cₜ, dₜ);
  • x₃: parametri per il coefficiente fncsd,i (aDID, bDID, cDID).

Sono stati imposti vincoli realistici basati sulla letteratura tecnica per evitare risultati non fisicamente accettabili. L’ottimizzazione è eseguita separatamente per ciascun gruppo regionale e per le classi di impianti.

Risultati

I risultati mostrano che la procedura doppio-step riduce sistematicamente le deviazioni energetiche rispetto all’ottimizzazione singolo-step. In particolare:

  • Le deviazioni annuali scendono sotto il 2% in tutte le regioni e classi principali.
  • Le deviazioni invernali, tipicamente più elevate, vengono ridotte da oltre il 10% a meno del 3%.
  • L’effetto è robusto su scala regionale e per impianti di diverse dimensioni.

Esempi di profili di produzione ottimizzati rispetto alle misurazioni in una giornata nuvolosa (sopra) e in una giornata quasi serena (sotto) in inverno