Previsione della produzione

Il tema tratta della previsione della produzione oraria di energia elettrica da impianti fotovoltaici utilizzando modelli fisici e dati previsionali meteorologici, con un approccio innovativo che integra modellazione, ottimizzazione e validazione sperimentale.

Uno degli aspetti maggiormente innovativi consiste nella validazione dell’accuratezza del modello di calcolo della potenza prodotta da un impianto fotovoltaico, quando i dati in ingresso non sono misure reali, bensì previsioni meteorologiche. In particolare, vengono considerate variabili previsionali come la radiazione solare (diretta, diffusa e globale), la temperatura dell’aria e la velocità del vento, acquisite tramite API da un fornitore professionale di dati meteo. Il modello utilizzato è di tipo deterministico e calcola il profilo orario di potenza a partire dalle specifiche dell’impianto fotovoltaico e dai dati previsionali.

Procedura di ottenimento dei dati di previsione

L’aspetto distintivo del lavoro è duplice:

  1. Separazione dell’errore di previsione meteorologica da quello del modello fotovoltaico: spesso i modelli di previsione della potenza vengono valutati nel loro complesso, senza distinguere l’effettivo contributo dell’errore dovuto a una previsione meteo inadeguata rispetto a quello introdotto dal modello fisico. In questa tesi viene quindi introdotto un confronto parallelo tra i dati di radiazione effettivamente misurati e quelli previsti, per attribuire correttamente la responsabilità dell’errore finale.
  2. Ottimizzazione multivariabile non lineare dei parametri del modello: attraverso l’uso di tecniche di ottimizzazione è stato possibile migliorare la precisione del modello, intervenendo su parametri critici come l’efficienza dell’inverter, i coefficienti termici dei moduli, le perdite di impianto e la temperatura operativa delle celle. Due diversi modelli di calcolo della temperatura delle celle (NOCT e WIND) sono stati confrontati e ottimizzati, dimostrando che l’inclusione della velocità del vento permette una maggiore aderenza ai dati misurati, soprattutto nei mesi estivi.
evoluzione della previsione dell’irradianza media oraria sul piano orizzontale durante una giornata molto nuvolosa

Un’ulteriore innovazione riguarda l’utilizzo di profili previsionali su diversi orizzonti temporali: sono stati analizzati sei diversi “lead time” (ad esempio -6h, -12h, fino a -30h) per valutare l’evoluzione della qualità della previsione al variare del tempo di anticipo. Questo consente di quantificare quanto le previsioni meteo si avvicinano alla realtà man mano che si aggiornano, e di conseguenza quanto sia sensibile la stima della produzione fotovoltaica al livello di aggiornamento dei dati.

Infine, la metodologia sviluppata è scalabile e può essere applicata a qualunque impianto fotovoltaico di cui siano note le caratteristiche tecniche di base e sia disponibile una fonte affidabile di dati previsionali. L’analisi è stata applicata su un impianto reale, ma è facilmente estendibile a sistemi distribuiti o a scala regionale. Questo approccio ha grande rilevanza pratica per i gestori di rete, i produttori di energia e gli operatori di mercato, poiché consente di ridurre gli squilibri di rete, migliorare la pianificazione della produzione e ottimizzare la partecipazione ai mercati elettrici.